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10 criticità che rendono il marketing speciale per il GDPR, rispetto alle altre attività della tua azienda
Il GDPR rappresenta una svolta nella gestione del marketing da parte delle aziende: d’ora in poi qualsiasi azione diretta verso gli utenti espone l’azienda e gli incaricati del trattamento dei dati personali a rischi non indifferenti. Il Digital Marketing è particolarmente interessato dalla normativa GDPR in quanto i contatti con gli utenti sono frequenti, numerosi e impersonali. Ciò aumenta criticità, dimensione e frequenza delle problematiche. 1) Provenienza I dati personali possono provenire da qualsiasi Paese o area geografica. 2) Fonti e tipologie I dati possono provenire da fonti e canali diversi (sito, e-commerce, campagne, social, fiere, eventi, ecc.), e appartengono a tipologie eterogenee (geo-posizionamento, ip, immagini, curriculum, commenti, preferenze e così via) 3) Consenso obbligatorio Quando si parla di finalità di marketing, il consenso degli utenti è obbligatorio e in caso di dispute l’onere di dimostrare di averlo raccolto nel modo corretto è a carico dell’azienda. 4) Diritti degli utenti Nel marketing, dove i dati sono numerosi e...
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Come raccogliere il consenso per le finalità di marketing
Il nuovo regolamento in materia di privacy traccia un percorso preciso da seguire per chiunque tratti dati personali a scopi commerciali e di marketing. Vediamo allora come raccogliere, ottenere e registrare i consensi di marketing in maniera conforme al GDPR. 1. Quando il consenso è da ritenersi valido? Per ritenersi valido, il consenso deve essere: accordato liberamente dall’interessato, senza penalità in caso di rifiuto né incentivi in caso di rilascio dimostrabile specifico per ogni utilizzo previsto informato, esplicito e di facile comprensione per l’interessato, privo di caselle pre-spuntate, condizioni di silenzio-assenso, ecc. revocabile in qualsiasi momento 2. Quali sono i metodi per ottenere un consenso valido? Il metodo più chiaro è chiedere all’interessato di spuntare una casella apposita con cui acconsente a ricevere messaggi di marketing esplicitando i canali che si andranno ad utilizzare a tal fine (posta, e-mail, telefonate, ecc.). Possono essere usati altri metodi (come ad esempio cliccare su un’icona, inviare un’e-mail di risposta, sottoscrivere un servizio),...
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Normativa GDPR e falsi miti: chi è tenuto ad adeguarsi?
A partire dal 25 maggio, professionisti e aziende devono essere conformi alla nuova normativa europea (GDPR) in materia di trattamento dei dati personali. Chiunque gestisca un sito web, un database di nominativi o svolga attività di promozione e marketing che prevedono l’uso di dati personali è pertanto interessato dalla normativa GDPR. In particolare occorre sfatare alcuni falsi miti sull’opportunità di adeguarsi o meno. 1) Io non invio newsletter, quindi non mi riguarda. L’art. 4 del GDPR specifica che il trattamento dati è “qualsiasi operazione che coinvolge dati personali come la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l’adattamento o la modifica, l’estrazione, la consultazione, l’uso, la comunicazione mediante trasmissione, la diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l’interconnessione, la limitazione, la cancellazione o la distruzione” degli stessi. Quindi se anche solo conservi dei dati personali in azienda, devi rispettare il GDPR. 2) Io non tratto dati particolari come...
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Come posso continuare a fare e-mail marketing col GDPR?
Il GDPR è stato concepito per armonizzare le leggi dei Paesi europei in materia di tutela dei dati personali. Segue pertanto un approccio basato sui diritti dell’utente e le aziende devono d’ora in poi bilanciare il proprio interesse di acquisire tali dati con la loro tutela. Nonostante il GDPR ponga delle restrizioni, è ancora possibile fare digital marketing secondo i propri obiettivi aziendali utilizzando i dati degli utenti per le attività digitali. Per mettere in regola i tuoi database e poterli ancora utilizzare per le attività di email-marketing, segui questi semplici consigli. Revisiona i database attuali: accertati in particolare di conoscere l’ubicazione geografica dei contatti e di aver registrato correttamente il consenso. Conosci i contatti e il modo in cui li hai acquisiti: accertati di conoscere come hai raccolto i singoli dati personali, di sapere la loro provenienza e di avere informazioni sufficienti per documentare la raccolta del consenso. Revisiona la “privacy policy”...
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Come adeguare al GDPR il tuo sito web
Con l’entrata in vigore, dal 25 maggio, della nuova normativa europea sulla tutela della privacy, occorre rivedere le procedure di raccolta, archivio e utilizzo dei dati personali degli utenti. Ecco una checklist che aiuta a formulare una strategia di adeguamento al GDPR per il tuo sito web. 1) Revisione della Privacy Policy L’art 13 del GDPR stabilisce chiaramente quali sono le informazioni che ciascuna privacy policy dovrà contenere. Alcune informazioni diventano ora obbligatorie, in particolare: la tipologia dei dati raccolti lo scopo del loro utilizzo (unico e non cumulabile con altri) le modalità di tutela dei dati il loro tempo di conservazione in che modo gli utenti possono esercitare i propri diritti È importante indicare anche se i dati vengono trasferiti verso Paesi terzi e attraverso quali strumenti, e se i dati saranno oggetto di profilazione. 2) Revisione dei moduli di raccolta dati Devi assicurarti che i moduli di raccolta dati del tuo sito permettano di raccogliere un consenso libero...
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GDPR e marketing: cosa deve sapere il responsabile marketing
I dati personali sono il cuore del marketing e del GDPR: tutti gli operatori di marketing hanno bisogno dei dati di potenziali clienti per pubblicizzare i propri prodotti e condurre analisi sull’andamento delle proprie campagne. Si tratta quindi di una risorsa di enorme valore. La nuova normativa europea sulla protezione dei dati personali ha quindi un impatto decisivo sulle attività di web marketing finora sviluppate dalle aziende. Quali sono i punti chiave da tenere a mente per fare marketing senza correre rischi? 1. Il dato personale non è solo il nome o l’indirizzo e-mail Si intendono dati personali i dati che identificano un individuo, collegati alla sua vita privata, professionale o pubblica, ad esempio nomi, foto, indirizzi email, ma anche nickname, cookie e indirizzi IP. 2. Raccolta del consenso In base all’Art. 7 della normativa, il consenso da parte dell’utente ad essere inserito in anagrafica deve essere informato, specifico, mirato a seconda delle finalità, libero,...
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Quanti trattamenti fai con il marketing? Come mantenere un database GDPR-compliant
Il Garante per la privacy, sulla base della nuova normativa europea per la tutela dei dati personali, individua 16 possibili trattamenti, dalla raccolta del dato alla sua cessione. Ogni trattamento deve essere legato ad una finalità specifica e sottostare ai principi generali che ne limitano l’utilizzo: minimizzazione, trasparenza, liceità, proporzionalità, pertinenza, sicurezza, cancellazione una volta esaurito lo scopo. L’azienda deve raccogliere con cura e vigilare sui dati affinché vengano gestiti e trattati nella maniera corretta e da personale formato e autorizzato e, alla fine del loro ciclo, eliminati da ogni archivio. Ma quanti trattamenti facciamo in azienda, anche solo per l’invio di una newsletter? Oggi, qualsiasi nominativo raccolto per ogni tipo di utilizzo comporta un trattamento di dati, che deve essere adeguato alla normativa oppure cancellato dagli archivi. Pensa che solo per l’invio di una semplice newsletter puoi fare fino a 12 trattamenti diversi! Molti di questi trattamenti sono comunemente delegati a personale...
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EVENTO GDPR: “Summer Meeting GDPR Italia – Operatori e Consulenti”
Dall'11 al 13 luglio
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Come il GDPR influenza le tue attività di online marketing
La raccolta del consenso al trattamento dei dati Per essere conforme al nuovo regolamento privacy, il consenso al trattamento dei dati raccolto attraverso i moduli del tuo sito web deve avere le seguenti caratteristiche: Deve essere “Informato”: l’interessato deve conoscere quali suoi dati sono trattati, con quali modalità e per quali finalità. Deve essere “Specifico”: il consenso deve essere relativo alla singola finalità per la quale viene raccolto. In presenza di più finalità (marketing diretto, profilazione..) dovrebbe essere raccolto un consenso specifico per ognuna. Deve essere “Libero”: l’utente deve poter effettuare una scelta libera, senza subire raggiri, intimidazioni, o conseguenze negative se non presta il consenso. Deve essere “Revocabile” in qualsiasi momento da parte dell’utente. Deve essere “Documentato” ma non necessariamente scritto: l’azienda deve comunque essere in grado di dimostrare che ha acquisito il consenso per una specifica finalità, collegato ad una precisa informativa. Il nuovo regolamento GDPR non ammette il consenso tacito o presunto. Ad...
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11 Punti chiave del GDPR legati al digital marketing
Per quanto riguarda il digital marketing, il GDPR cambia completamente il modo in cui gestire i dati degli utenti. Il GDPR prevede che la raccolta dei dati personali debba essere pertinente allo scopo. Ciò significa che se hai in corso una campagna o un contest, puoi utilizzare le informazioni personali raccolte solo allo scopo per cui le hai raccolte. Per usarle, ad esempio, per inviare newsletter successivamente alla campagna o al contest va chiesto all’utente uno specifico consenso. In termini di database di marketing, le tue liste di clienti e nominativi dovranno essere pulite e riviste per garantire che la tua azienda possa identificare se il consenso è stato concesso in modo lecito e legale, se viene utilizzato per scopi espliciti e legittimi, quali dati sono stati raccolti e la precisione di tali informazioni. Con la nuova normativa l’onere della prova passa alle aziende. In caso di contestazioni saranno infatti le aziende a...
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